Firenze 2015

Firenze una grande maratona a misura d’uomo.

Prima trasferta di massa per il nostro team verso un grande evento, seconda se si tiene conto della mezza maratona di Orbetello dello scorso aprile.
Oltre ai dolori alle gambe in tutti noi RTrunners è rimasto sicuramente il ricordo di una bellissima gara, non troppo facile ma sicuramente incantevole.
Sotto un cielo a pecorelle una giornata non troppo fredda, l’attesa della partenza sul lungarno è stata abbastanza piacevole. Canzoni,presentazioni, in bocca al lupo di rito, commovente minuto di silenzio pronti via, si parte!

I primi chilometri sono molto facili, completamente piatti, del resto come tutta la gara, ottimi per decidere subito il ritmo. Dopo il quinto chilometro si entra nel parco delle cascine.Clima da domenica mattina pre-pranzo atomico. Si scorgono patite a calcio e gente che passeggia, qualche tifoso occasionale, ottima aria da respirare e tutti in silenzio a marciare sempre allo stesso ritmo. Si esce dalle cascine e si rientra nel centro storico, prima passando per il lungarno delle rose. L’affascinante via dei carragli ci regala, oltre ad uno scorcio storico bellissimo molto tifo dalle finestre e sui lati. Siamo ormai al giro di boa e a parte qualche sottopassaggio è un cavalcavia il ritmo non è influenzato da nulla. La mezza maratona è segnata sempre sul lungarno, subito troviamo un ponte che ci porta sull’altra sponda, sul lungarno del tempio. Si continua tranquilli fino al trentesimo chilometro. Di solito nelle altre maratone il ritmo inizia a rallentare ma il tracciato di Firenze permette di arrivare fino a questo punto con poche variazioni. Siamo zona stadio, Fiesole. Meno caratteristico ma con qualche tifoso in più. La fatica inizia a sentirsi e il cambiamento delle strade dal cemento ai pietroni ci fanno capire che stiamo entrando nel cuore della città nuovamente. Siamo al trentacinquesimo chilometro, via ricassoli. La gente come la fatica inizia a diventare tanta. Le bellezze della città e le urla degli spettatori ci distraggono dalla fatica. Il duomo, ponte vecchio, piazza della signoria, nuovamente il duomo, via ghibellina sono la cornice della nostra sofferenza, dolce sofferenza. Un maratoneta aspetta questi chilometri con ansia per la difficoltà ma anche per la bellezza. Firenze ci ha ripagato con il suo fascino e con tutte le urla delle persone ai lati delle strade.

Finalmente l’arrivo!

Quel tappeto blu che ci fa calpestare gli ultimi 195 metri, Finita! Conquistata firenze! Penso che se il sommo poeta avesse partecipato alla sua maratona gli avrebbe sicuramente dedicato un sonetto… Grazie Firenze.