Sport amatoriale e alimentazione
19/07/2016
L’importanza dell’alimentazione nello sport
Quando si parla di sport è importante distinguere chi lo pratica per puro diletto, con l’unico obiettivo di migliorare la propria forma fisica, da chi svolge attività sportiva agonistica.
In linea generale, si intuisce subito l’importanza di riuscire a gestire uno stile di vita in cui le sedute di allenamento si sommano agli impegni di vita quotidiana dal lavoro alla famiglia.
Personalmente pratico sport a livello agonistico da molto tempo e nell’ ultimo periodo anche atletica leggera. Ho imparato, così, a gestire il tempo e soprattutto a dedicare la giusta attenzione all’ alimentazione.
Durante i miei allenamenti quotidiani, ho la possibilità di osservare e studiare da vicino le abitudini di molti atleti amatori. Apprezzabile è l’impegno che dedicano alla corsa, riuscendo in alcuni casi a raggiungere risultati di valore assoluto.
Le parole d’ordine sono: costanza e spirito di sacrificio!
In questo contesto, ho la possibilità di seguire da vicino molti praticanti e di confrontarmi quotidianamente con loro.
Troppo spesso, però, proprio l’alimentazione viene messa in secondo piano.
Il quadro generale che ne viene fuori non è dei migliori.
Gli errori alimentari degli atleti
Molti atleti mangiano poco e male.
Alcuni saltano i pasti, altri non fanno colazione e altri ancora seguono la dieta consigliata dall’ amico perchè “su di lui ha funzionato”.
Da questo scenario si capisce che buona parte degli atleti amatoriali, mangia in maniera disordinata e spesso insufficiente per sostenere il fabbisogno necessario per svolgere le proprie attività.
Non è solo la prestazione fisica a risentirne ma anche la propria salute.
In un sondaggio effettuato dalla Commissione permanente “Nutrizione” dell’Ordine Nazionale dei Biologi, in occasione della Maratona di Firenze 2014, è emerso che molti atleti non seguono un’ alimentazione corretta e ammettono di essere disinformati sull’ argomento.
Pur riconoscendo l’importanza del binomio alimentazione-attività fisica, non sempre si associa un piano alimentare adeguato alla preparazione.
Un altro grave problema è “l’interferenza” di figure professionali non qualificate.
L’importanza di un piano alimentare individuale
La presenza di un professionista, il nutrizionista, che riesce a coniugare le conoscenze della Scienza dell’Alimentazione con la pratica delle varie discipline, può aiutare gli atleti a migliorare il loro stato di forma.
Dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per tutte le società sportive.
Il piano alimentare deve essere assolutamente individuale.
Deve, inoltre, considerare tutti gli aspetti della vita quotidiana del soggetto, per evitare condizioni di cattiva nutrizione che aumentano il rischio di infortuni e patologie.
Solo con l’alimentazione si garantiscono i nutrienti che verranno trasformati dal corpo in elementi strutturali ed energia.
E’ necessario sottolineare che non esistono alimenti “miracolosi” ma solo buone abitudini.
I miglioramenti si ottengono gradualmente ed in linea con le caratteristiche individuali. Attenzione a non incorrere nell’ errore di voler ottenere risultati in tempi brevi.
Non è sufficiente conoscere quali rischi si possono nascondere dietro un’attività sportiva svolta senza un’ adeguata preparazione atletica.
E’ bene soffermarsi sui rapporti sport-alimentazione, ricorrendo all’ ausilio di professionisti in grado di seguire e sostenere gli atleti nel migliore dei modi.
In questa corsa verso la salute noi siamo pronti ad affiancarvi.
Dott. Mario Caratozzolo